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Per come la vedo io il marketing è sempre esistito, ancora prima del mestiere più vecchio del mondo... che è il falegname! Cosa pensavi? Adesso non facciamo troppo gli spiritosi...
I due termini
L’Outbound marketing è quella strategia che lancia il messaggio alla moltitudine, alla massa, e proprio per questo deve essere così potente da arrivare il più lontano possibile. Volendo citare un esempio potremmo usare la pesca a strascico che in termini mediatici assomiglia al ruolo giocato dalla televisione.
L’inbound marketing è invece quella strategia che intercetta gruppi di persone più ristretti, offrendo loro contenuti più inclini ai propri gusti/interessi; il senso è proprio l’opposto. L’esempio più clazante sono i canali social che cercano di creare un pubblico attorno ad un settore/argomento specifico. Questo permette di andare direttamente all’obiettivo incontrando un pubblico “selezionato”. Il risparmio di risorse (tempo e denaro) è evidente.
E’ pur sempre pubblicità
Ad un primo impatto i due concetti magari vi possono sembrare simili ma invece sono molto diversi, nei costi, nei metodi e nei risultati.
- Outbound marketing viene usato se si dispone di un corposo investimento, e si desiderano risultati sul breve periodo; solitamente viene adottato dalle grandi aziende, con disponibilità economiche importanti e una brand identity già consolidata.
- Inbound marketing viene usato se si preferisce ottimizzare il proprio investimento e si vuole consolidare nel tempo la propria posizione/immagine nel mercato scelto; ideale per le PMI che vogliono allargare il proprio audience nel territorio e che puntano ad una brand identity di rilievo ma comunque di settore.
Cosa scegliere?
Come sempre la verità sta nel mezzo, niente è tutto giusto o tutto sbagliato. L’importante è proseguire passo dopo passo il percorso di crescita e capire è il momento di usare l’uno o l’altro. Se vuoi approfondire l’argomento prendiamo un caffè, offro io!