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La fase più trascurata della storia: il Brief.
Il Colloquio
Una cosa che si dovrebbe fare con il cliente prima di ogni altra operazione pratica:
- Funge da introspezione per il cliente
- Permette a chi fa il sito di capire che azioni successive compiere
- Approfondisce la conoscienza/confidenza fra gli interlocutori
Punti principali
Nello specifico, il brief si compone di quattro punti:
- Target: a chi è diretta la vostra offerta?
- Offerta: che cosa si propone al target?
- Prove: quali prove sostengono la validità dell’offerta?
- Concetto: qual’è il messaggio finale che si vuole comunicare al target?
Capite che un approccio di questo tipo con lo sviluppatore che si confronta di frequente con il committente, è molto più preciso e sensato rispetto a quello più semplice in cui il committente si preoccupa solo di “Quanto mi costa all’anno?” e altre domande concentrate sui costi, poi consegnando allo sviluppatore una mole di materiale da redigere e organizzare. Procedere così senza sintonia, punti di incontro, scambi di vedute o consigli. Trascurando totalmente lo sviluppo della cosa più importante: l’immagine o il messaggio che tutto il sito deve trasmettere a chi lo consulta.
Investimento
Un sito non sostenuto da un’idea, privo di una visione, senza identità, è fine a se stesso ed è un buon modo di buttare via soldi anche se avendo speso poco si pensa di aver fatto un affare. Un buon sito non dipende dal prezzo ma dalla sua “intelligenza”. Un sito ragionato e composto da tre pagine può avere molto più senso/corpo di uno da trenta pagine riempite di materiale ed entrambi possono avere tranquillamente lo stesso prezzo, dunque vi chiedo -“Quale committente ha investito meglio i propri soldi?”-
